Cenni storici

Feudo dell'abbazia di S. Maria, in seguito alla donazione della contessa Adelaide e poi degli Acaja-Savoia, nel 1400 la comunità entrò a far parte del Comune di Pinerolo, poi fu la volta della dominazione francese, ed infine nuovamente dei Savoia, che la diedero in feudo a varie famiglie nobiliari.

STORIA

Sulle alture di S. Benedetto esisteva all'epoca di Carlo Emanuele I (1580-1630) un forte costruito per smorzare l'audacia dei Valdesi, un altro fortilizio si ergeva anche sul lato opposto all'imbocco della valle, nel poggio di Turina (ex Comune di Inverso Porte), che domina sul Chisone e sullo stabilimento della Luzenac utilizzato per la macinazione del talco. Sono ancora presenti i settecenteschi fabbricati di un vecchio filatoio per la seta e di una filanda risalente all'800. 
Fra i punti paesaggistici più interessanti, oltre al poggio di S. Benedetto, che guarda dall'alto l'abitato di S. Germano, segnaliamo la Fontana degli alpini, in un'amena località sopra la borgata Giai. Nel concentrico svetta imponente il campanile della chiesa barocca di S. Michele Arcangelo, preceduta da un'ampia scalinata che ruzzola sulla Statale 23, mentre poco più a valle, nascosta in un ampio parco, si scorge la bella Villa Giuliano, sede della Casa Comunale
Il comune di Porte si è gemellato dal 1992 con il dipartimento di Chautagne, nella Bassa Savoia, a coronamento di alcuni decenni di collaborazione ed amicizia con le rispettive Associazioni Avis.

 

 

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